Il progetto di lotta biologica classica promosso da FEM mira a ridurre l’impatto delle specie aliene invasive attraverso l’introduzione e il rilascio controllato di antagonisti naturali esotici specifici. In particolare, gli interventi si concentrano sul contenimento della cimice asiatica (Halyomorpha halys) e della moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii), due parassiti che causano danni ingenti alle colture frutticole e compromettono la sostenibilità economica e ambientale del comparto agricolo.
L’obiettivo principale non è il controllo diretto in campo delle popolazioni di questi organismi dannosi, bensì la creazione di popolazioni stabili di nemici naturali sul territorio. Attraverso l’introduzione di parassitoidi specifici si intende favorire il ripristino di un equilibrio ecologico che consenta di mitigare la pressione esercitata dai due fitofagi sulle colture, riducendo la necessità di interventi chimici e favorendo la sostenibilità degli agroecosistemi.
A distanza di cinque anni dall’avvio delle prime attività (2020), sono stati raggiunti importanti risultati e sono in corso nuove fasi operative e di ricerca.
✅ 1. Rilasci di Trissolcus japonicus
Dal 2020 sono operativi i rilasci di Trissolcus japonicus, antagonista naturale della cimice asiatica. I monitoraggi annuali hanno già evidenziato le prime forme di insediamento e attività parassitica sul territorio.
✅ 2. Autorizzazione e rilascio di Ganaspis brasiliensis
Abbiamo completato con successo lo studio di valutazione del rischio, preparato il dossier e ottenuto le autorizzazioni per l’introduzione del parassitoide esotico Ganaspis brasiliensis, avviando i primi rilasci in campo a partire dal 2021.
✅ 3. Realizzazione della struttura di quarantena
È stata completata la costruzione di una moderna struttura di contenimento per l’allevamento, lo studio e la produzione massale di organismi esotici, conforme alle normative internazionali di biosicurezza. La struttura, ospitata nei locali seminterrati del Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, rappresenta oggi un’infrastruttura strategica per lo sviluppo di interventi di lotta biologica classica.
✅ 4. Ottimizzazione dei protocolli di allevamento
Abbiamo sviluppato e implementato protocolli avanzati per l’allevamento in quarantena di Trissolcus spp. e Ganaspis brasiliensis, garantendo colonie produttive e idonee al rilascio su larga scala.
✅ 5. Monitoraggio territoriale integrato
Abbiamo consolidato due reti di monitoraggio territoriali dedicate, una per la cimice asiatica e una per il moscerino dei piccoli frutti, insieme ai loro rispettivi antagonisti naturali. Queste attività hanno permesso di ampliare significativamente la conoscenza sulla distribuzione geografica, sulla fenologia, sull’impatto dei parassitoidi introdotti e sulle loro interazioni ecologiche con gli antagonisti indigeni, fornendo informazioni fondamentali per valutare l’efficacia della lotta biologica classica e ottimizzare le strategie future.
Mappa dei frutteti monitorati dal 2020 al 2023 per i danni ai frutti (punti blu) e i siti di rilascio riusciti in cui T. japonicus è stato ricatturato nello stesso anno (punti rossi).
Percentuale di uova di cimice asiatica schiuse (rosso), non schiuse (blu) e parassitizzate dal T. japonicus (verde), e dai altri parassitoidi (giallo) dal 2020 al 2023 nei siti di insediamento
Mappa dei siti di rilascio di G. kimorum in provincia di Trento dal 2021 al 2024. In bianco le località in cui non ci sono state ricatture del parassitoide, in grigio le località dove G. brasiliensis è stato rilevato nei soli monitoraggi in post-rilascio, in nero le località nelle quali si sono registrate ricatture sia in pre- che in post-rilascio.
Confronto tra i rilevamenti di G. brasiliensis ottenuti nel quadriennio 2021-2024 dai monitoraggi. Viene riportato il numero medio di individui per campione di frutta (linea blu) e la percentuale di campioni di frutta positivi, ossia quelli da cui è stato ottenuto almeno un individuo del parassitoide (barre arancioni). I numeri sopra le barre indicano il totale dei campioni di frutta prelevati in ciascun anno in tutti i siti di rilascio. Si osserva una tendenza complessiva all’aumento per entrambi gli indici, a conferma della progressiva stabilizzazione e diffusione di G. kimorum sul territorio nel corso delle stagioni di monitoraggio.
Andamento medio 2021-24 dei ritrovamenti di G. brasiliens nelle 20 località di rilascio in funzione della distanza dal punto di rilascio dei parassitoidi. Si nota un progressivo aumento della distanza media di ritrovamento nel corso delle stagioni di monitoraggio, un chiaro indice della crescente capacità di dispersione del parassitoide e della sua abilità nel colonizzare habitat limitrofi ai siti di rilascio. Questa tendenza suggerisce non solo un’espansione dell’areale di distribuzione, ma anche la possibilità che G. brasiliensis stia formando popolazioni stabili, supportate dalla presenza costante della specie ospite e dalle condizioni ambientali favorevoli.
🔄 Monitoraggio a lungo termine
Proseguono le attività di monitoraggio territoriale per verificare l’insediamento stabile e l’efficacia dei parassitoidi introdotti. La normativa vigente prevede che tali monitoraggi vengano mantenuti per un periodo minimo di cinque anni dall’ultimo rilascio, garantendo la raccolta di dati fondamentali per valutare l’impatto ecologico e la sicurezza degli interventi di lotta biologica classica.
🔄 Contributo alla regolamentazione nazionale e internazionale
Continuiamo a fornire supporto scientifico e tecnico alle autorità competenti per la definizione di procedure normative relative all’introduzione, allevamento e rilascio controllato di antagonisti esotici, contribuendo attivamente all’elaborazione di strategie regolatorie nazionali e internazionali basate su solide evidenze scientifiche.
🔄 Espansione delle attività e della struttura di quarantena
La struttura di quarantena realizzata per i progetti SWAT si sta rivelando uno strumento strategico non solo per l’allevamento e la moltiplicazione degli antagonisti introdotti, ma anche per lo studio preventivo di nuove specie di interesse fitosanitario. È già in corso il suo utilizzo per fronteggiare rapidamente eventuali emergenze fitosanitarie legate all’arrivo di nuove specie invasive sul territorio, come ad esempio la cicalina americana Draeculacephala robinsoni (vedi sotto).
NUOVE EMERGENZE FITOSANITARIE,
PAROLE D'ORDINE: PREVENZIONE E PREPARAZIONE
Nel 2021 è stato segnalato per la prima volta in Europa, in Francia e in Spagna, Draeculacephala robinsoni Hamilton, una cicalina originaria del Nord America (foto sopra).
Questo insetto, appartenente alla famiglia Cicadellidae, è noto negli Stati Uniti come potenziale vettore di Xylella fastidiosa, il batterio responsabile di gravi malattie delle piante, tra cui la malattia di Pierce della vite.
In Francia è stato trovato nei Pirenei Orientali, su vegetazione spontanea nei letti di fiumi asciutti, mentre in Spagna è stato segnalato in Catalogna, in zone umide e praterie periodicamente inondate. I siti di ritrovamento sono relativamente vicini, a meno di 90 km di distanza l’uno dall’altro.
Tra le piante ospiti note figurano varie graminacee e carici, oltre al mais. La presenza di D. robinsoni in Europa richiede particolare attenzione, in quanto il genere comprende specie vettori di patogeni molto pericolosi per la nostra agricoltura.
Fondazione Edmund Mach partecipa al progetto Biodrob (foto: meeting iniziale del progetto nel 2023 a Girona, Spagna), finanziato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), insieme ai partner Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas e Institute of Agrifood Research and Technology (IRTA) in Spagna, e Università di Bari Aldo Moro in Italia.
Il progetto ha l’obiettivo di raccogliere informazioni su biologia, ecologia ed etologia di D. robinsoni, candidato vettore di Xylella fastidiosa. Verranno inoltre condotte osservazioni EPG-assisted (Electrical Penetration Graph) per analizzare il comportamento alimentare e la frequenza dei meccanismi di trasmissione del batterio su diverse piante ospiti. Infine, sarà caratterizzata la comunicazione vibrazionale intra-specifica per sviluppare strategie di controllo basate su semiofisici attrattivi o repellenti.
🔬 Un progetto strategico per la protezione fitosanitaria e la salute delle nostre colture in Europa.